Parrocchia "Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria" Trebisacce (CS) |
SEDOTTO DALL’AMORE DI DIO“La Chiesa ha bisogno di Pastori, cioè servitori, di vescovi che sappiano mettersi in ginocchio davanti agli altri per lavare loro i piedi. Pastori vicini alla gente, padri e fratelli miti, pazienti e misericordiosi, che amano la povertà, sia come libertà per il Signore sia come semplicità e austerità di vita” (Papa Francesco).Molto si è scritto sulla nomina a Vescovo di Don Vincenzo Calvosa, che negli ultimi dieci anni ha guidato sapientemente la Parrocchia Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria di Trebisacce. In questa sede più che fare una cronaca dell’evento appena conclusosi, desideriamo sottolineare quelle che sono le virtù di questo nostro fratello, che Monsignor Savino ha voluto fortemente segnalare a Papa Francesco, il quale non ha esitato, dopo averne valutato qualità e capacità, a comunicargli la sua importantissima decisione, quella di affidargli, in qualità di Vescovo, la Diocesi di Vallo della Lucania, in provincia di Salerno. Nella suggestiva location dell’Anfiteatro di Villapiana Scalo, gremito di migliaia di fedeli commossi e partecipi, alla presenza di diversi Vescovi ed autorità civili, militari e religiose, don Vincenzo Calvosa ha vissuto momenti di grandissima emozione, durante la cerimonia di Consacrazione Episcopale. Umile figlio di Laino Borgo, ha vissuto la sua vita come tutti i giovani che si dividevano tra studio, sport e sano divertimento, fino a quando non ha ricevuto la chiamata da parte del Signore, quella chiamata che lo ha cambiato e che, ogni volta, ricorda con enorme commozione. Estremamente toccante è stato il pensiero finale del nuovo Vescovo, quando ha ripercorso le tappe fondamentali della sua nobile vita, ricordando in primis i suoi genitori che da Lassù sono certamente felicissimi di questa missione del loro prediletto figliolo. I dieci anni trascorsi a Trebisacce gli hanno permesso di essere amato da tutti, grazie alla sua umiltà ed alla sua vicinanza alle classi più fragili e deboli, senza mai guardare l’orologio, ma donandosi totalmente a chi ne aveva bisogno. La storia di don Vincenzo è quella dei suoi fedeli, fatta della identica vita del popolo che riversa nel suo cuore segreti, dolori, ansie, gioie, speranze. Il lungo cammino del nuovo Vescovo, Sua Eccellenza Monsignor Vincenzo Calvosa, è stato l’amore, la comprensione dell’anima di tutti noi. Ci sono uomini che dedicano la vita al prossimo, non hanno poteri sovrannaturali come i Santi, ma quotidianamente compiono miracoli, diffondendo con grande forza il bene in un mondo di male. Uno di questi è il Vescovo Calvosa, che negli anni del suo sacerdozio, ha sempre accolto tutti con il sorriso, facendo sì che il Vangelo si trasformasse in fatto quotidiano, inattualità. Scompare l’uomo e le sue parole irrompono come un uragano di verità. Noi non possiamo che ringraziare Sua Eccellenza Vincenzo Calvosa per aver reso il Libro di Dio pane quotidiano. Nel giorno solenne della sua Consacrazione Episcopale il cuore di don Vincenzo si è riempito di emozioni, tutto il suo essere è stato percorso da quei sussulti che hanno riempito i solchi della mente ed hanno innaffiato d’amore i pensieri della sua anima. E’ stato un giorno che non può essere descritto, in quanto non esistono aggettivi tanto importanti per poterlo descrivere: ore coperte dal dialogo con quella voce che ha trasformato il suo presente, il suo futuro. Sono stati attimi semplicemente vissuti da tutti i fedeli, non ripetibili né eguagliabili. Uno stato d’animo sublime, momenti in cui gli sguardi dei suoi familiari e delle migliaia di persone presenti, si soffermavano sulle sue labbra per comprendere appieno la voce del suo cuore. |
Raffaele Burgo |